FAQ

Dietista, Nutrizionista, Dietologo...come capisco a chi mi dovrei rivolgere per una visita nutrizionale?

A pelle, a chi vi rivolgereste? Per molti la risposta istintiva è nutrizionista, anche se non sa bene perché e se/quali differenza abbia da altre figure.
Perché? Perché il nutrizionista “nutre”….il dietista e il dietologo…”mettono a dieta”.
Ma questa è solo una associazione evocativa e una percezione distorta del concetto di dieta.
Che differenza vera c’è tra Dietista, Nutrizionista e Dietologo?
E’ una domanda che ha una risposta complessa: le differenze sono sotto diversi aspetti che trovate riassunti qui 

Quali sono i metodi di pagamento?

A seconda del tipo di  visita che hai deciso di acquistare, il pagamento può essere fatto in diverse modalità

                  – visita in studio: bonifico, carta/bancomat, Satispay al momento della visita

                  – visita online: bonifico al momento della prenotazione dell’appuntamento

Non sono accettati pagamenti in contanti per l’emissione della fattura fiscalmente detraibile.

Servono documenti medici per le visite nutrizionali?

La prescrizione medica è richiesta in tutti i casi di consulenze nutrizionali.

È fortemente consigliato e preferibile disporre di esami ematochimici per approfondire lo stato di salute già dalla prima visita (possono essere eventualmente integrati in seguito se necessario).

In quali casi le consulenze non sono adatte?

Non seguo soggetti con grave obesità o obesità con comorbidità o anoressia/bulimia nervosa: queste situazioni richiedono un approccio integrato con diversi professionisti strettamente coordinati tra loro in un ambiente d’equipe specializzata, non un ambulatorio privato.

(se hai bisogno di aiuto consulta www.disturbialimentarionline.it )

La consulenza online inoltre non è adatta per chi desidera e/o trova vantaggio nel monitoraggio della composizione corporea (atleti, sportivi): per questi soggetti è raccomandata la consulenza in studio.

Perderò mai peso con l’Alimentazione Intuitiva e i tuoi percorsi?

Il dimagrimento e la magrezza non sono requisiti di salute necessari, ma più spesso cavilli estetici. Inseguire questi cavilli estetici con procedimenti forzati è sempre insostenibile a lungo termine, perché il peso e la conformazione naturali di una persona non possono essere radicalmente modificati, e il dieting porta anzi a un aumento di peso a lungo termine. L’obiettivo dell’alimentazione intuitiva non è il dimagrimento, ma l’interrompere questi meccanismi e permetterti di riscoprire e accettare il tuo peso e forme naturali, maturando serenità e libertà alimentare.
Se per anni hai mangiato senza attenzione ai tuoi segnali intuitivi, ma controllandoti o mangiando emotivamente, è molto probabile che il tuo peso attuale non sia il tuo peso naturale salutare. Ricorda anche che questo può portare a un aumento di peso a lungo termine. Quindi, devi mettere in secondo piano gli obiettivi di peso e permetterti di scoprire come si normalizzerà di conseguenza il tuo peso al suo peso naturale salutare, e liberati dal peso di focalizzarti sul peso e sulle forme e dal peso della dieta, ritrovando molta pace e serenità e felicità : per molte persone, alimentazione intuitiva significa questo. Del resto, se hai obiettivi estetici irrealistici di peso e magrezza, questi non arriveranno mai se non sacrificando il tuo benessere. Ne vale la pena?

Devo o è consigliato fare dell’esercizio fisico in questo percorso?

Non “dovrai” fare nulla, ma nel percorso arriveremo a tempo debito anche a toccare il capitolo “movimento”, una volta che avremo lavorato sull’alimentazione (e migliorato il rapporto con essa e il corpo), andando a capire quello che potrebbe essere per te “movimento di benessere”: qualcosa che hai gli strumenti e il tempo di fare, che ti piace, che ti fa stare bene, a prescindere dalle calorie consumate e dai risultati estetici. Impareremo anche a capire quando e quando l’esercizio è salutare e quando lo è meno. Anche l’esercizio fisico, quindi, sarà autodeterminato e autoregolato.

Dovrò seguire delle regole o indicazioni? O pesare gli alimenti?

Il processo di Alimentazione Intuitiva non è l’ennesima dieta in cui sono definite una serie di regole, indicazioni da seguire o porzioni predefinite da pesare: è un processo che ti insegna a farti le giuste domande per trovare le tue giuste risposte, momento per momento. Per farlo, non avrai bisogno di regole, ma di impegno: ci daremo dei compiti (letture, compilazione scheda di automonitoraggio) per facilitare e mantenere questo impegno che sono funzionali e limitati nel tempo per l’obiettivo di maturare piena autonomia, e starà a te darvi la giusta priorità e impegno.

Se in questo percorso posso mangiare qualsiasi cosa voglio, come può essere la mia alimentazione sana?

Non mangerai “qualsiasi cosa vuoi” ma “qualsiasi cosa vorrai veramente ascoltando i tuoi segnali di fame, appetito, sazietà e mediando aspetti cognitivi” e imparando a gestire meglio il rapporto con il cibo e le difficoltà, e anche con il movimento: è dimostrato che chi mangia in questo modo, intuitivamente, realizza spontaneamente una alimentazione più varia, equilibrata e in linea con i principi di una sana alimentazione (che del resto non esclude cibi cosiddetti “sfizio”) e ha miglioramenti di parametri di salute (es colesterolemia, trigliceridemia, pressione…)

Quanto tempo è necessario per il percorso?

Questa domanda non ha risposta: dipende da quanto tempo sei stato a dieta o in mentalità dietetica, quanto hai interiorizzato alcune convinzioni e comportamenti, ma anche da quanto sei dispost* a mettere da parte gli obiettivi di perdita di peso e concentrarti sulla relazione con il cibo e il corpo. Alcune persone impiegano 1-2 mesi per riconnettersi ai concetti di alimentazione intuitiva, altre 2, 3 o anche 5 anni per accettare i principi e intraprendere seri cambiamenti, spesso anni inframezzati da ennesimi tentativi di dieting. Dipende da te!